Sono Ahmed Aly, candidato consigliere comunale per la lista Democratici per Buscate, sono cittadino italiano di origine egiziana, vivo in Italia dal 1991 e sempre ho seguito la Politica italiana con grande passione con la speranza che l'integrazione diventi un obbiettivo raggiungibile, per tale motivazione mi sono sempre interessato all'approfondimento di tale tematica perchè credo e sono convinto che Il diritto di voto per gli immigrati per me sarà la prossima battaglia della società civile, dei sindacati, delle associazione di volontariato laiche e cattoliche, della sinistra, degli intellettuali: diritto al voto per le elezioni locali dopo cinque anni di residenza in Italia. Il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli immigrati è un obiettivo centrale.
Il riconoscimento dell'utilità della forza lavoro immigrata non può essere disgiunto dal riconoscimento dei diritti giuridici, civili e politici che rappresentano la precondizione per rendere agibile la partecipazione dei migranti nella società di accoglienza.
Questo diritto è riconosciuto in vari paesi europei: Danimarca, Olanda, Svezia, Norvegia, Spagna e Portogallo garantiscono da tempo il voto *amministrativo* agli stranieri residenti.
Ci sono centinaia di migliaia di stranieri che con i loro contributi all'Inps, oggi, contribuiscono al pagamento delle pensioni agli italiani e con le loro imposte Irpef, Irpeg, Ici, contribuiscono ai programmi di sviluppo dei Comuni ove risiedono.
In una società civile, credo che le persone debbano essere giudicate per le loro idee e non per il colore della pelle o per la loro appartenenza etnica o religiosa, il dovere della politica è rimediare a queste ingiustizie, promuovendo politiche di uguaglianza dei cittadini e di rispetto delle leggi… Una grande civiltà si misura da come tratta le sue minoranza.
Per me è considerato grave il fatto di avere un cattivo comportamento proprio nel paese che ti accoglie, che ti ospita, che ti considera come nuovo cittadino: ecco perché lo stato deve punire rigidamente un comportamento del genere e chi non lo merita.
Viceversa è giusto premiare coloro i quali svolgono una vita onesta basata sul lavoro e lo Stato deve rendere atto di questo comportamento.
Aly Ahmed
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